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Giardiniere fai da te: 7 consigli per non sbagliare

 

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Il lavoro da giardiniere consente di ottenere moltissime soddisfazioni se viene fatto con passione e determinazione. Sicuramente si tratta di un lavoro estremamente impegnativo che richiede molta preparazione in materia, ma se l’amore verso la natura è così tanta allora perché non provare ad intraprendere il lavoro da giardiniere fai da te?

Ecco qui di seguito alcuni consigli per praticarlo nel migliore dei modi senza commettere alcun errore.

 

 

1.I primi passi da fare

Quando l’intenzione è quella di realizzare un giardino da solo allora il primo aspetto a cui porre attenzione è l’ottimizzazione degli spazi. La progettazione di una determinata area dunque, si rivela una pratica di estrema importanza e non va affatto sottovalutata. In questa prima fase si dovrà ben comprendere quali alberi o fiori utilizzare, oppure se è il caso di realizzare una pavimentazione o meno.

Se l’intento è quello di coltivare dei fiori, allora se non si ha la giusta preparazione è bene rivolgersi a qualche esperto del settore cosicchè saprà consigliare meglio sul fiore da impiegare in base alla tipologia di terreno.

 

2. La preparazione del terreno

Questa fase è molto importante perché consente di preparare il suolo per la finalità desiderata. Per far si che il risultato perseguito sia ottimale, bisogna in primis eliminare tutte le erbacce e le infestanti. Per svolgere questa operazione occorre utilizzare una vanga e procedere con la zappatura.

Se il terreno risulta molto argilloso e duro, per ammorbidirlo è consigliabile versare un po’ di sabbia  e procedere poi con la lavorazione della terra.

Infine spargere il concime, meglio se naturale anzichè chimico e procedere ancora una volta con la seconda zappatura. Utilizzando dunque, questo accorgimento le piante cresceranno in maniera sana e soprattutto veloce.

 

3. La piantumazione

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Sono in molti ad amare questa pratica, ovvero la piantumazione. Però è bene precisare che ogni fiore o albero che sia, hanno delle caratteristiche diverse e pertanto, ognuno andrà piantato in base al clima o al mese. Ecco qui di seguito qualche piccolo esempio per rendere chiaro quanto detto:

  • I bulbi da fiore con fioritura estiva andranno piantati ad aprile o a maggio, mentre quelli a fioritura invernale ad ottobre o dicembre;

  • Gli alberi sia quelli da frutto che non, è bene evitare di piantarli nei mesi più caldi o più freddi,

  • Il prato può essere tranquillamente piantato in autunno o in primavera, la cosa essenziale è quella di eliminare ogni infestante o erbaccia.

 

4. Meglio prediligere piante autoctone

Le piante autoctone sono più facili da coltivare e in aggiunta presentano meno problemi con i parassiti e le malattie. Un altro aspetto da considerare è che non richiedono molta acqua, per cui scegliere questa tipologia di vegetali per chi è alle prime armi rappresenta la migliore soluzione da prendere in considerazione.

 

 

5. Le accortezze che bisogna avere una volta che le piante sono state piantate

Per poter mantenere il tutto in ottimo stato è necessario:

  • durante la primavera e l’estate prendersi cura del proprio giardino almeno 3 volte alla settimana dedicando una o due tre ore, avendo l’accortezza di innaffiare le piante diverse volte a seconda del clima e della tipologia delle stesse;

  • Nei mesi invernali si può prendere cura del giardino ma con minor frequenza, l’importante è eliminare di tanto in tanto le erbe infestanti, provvedere alla concimazione, e se necessario riparare le piante dal gelo.

 

6. Come irrigare correttamente

Non c’è una regola universale per poter innaffiare le piante, poiché ognuna come è stato detto precedentemente possiede delle proprie caratteristiche, tuttavia ci sono dei piccoli trucchetti che si possono prendere in considerazione per non sbagliare:

  • Se la superficie del terreno è umida o argillosa non occorre procedere con l’irrigazione, se invece è secca allora si;

  • Per capire se la pianta ha bisogno di acqua, cercare di porre attenzione alle foglie. Se sembrano spente di sicuro avrà sete.

 

Un altro piccolo consiglio: è bene procedere con l’irrigazione le prime ore del mattino così le foglie si potranno asciugare durante la giornata e si eviteranno probabili malattie fungine.

 

7. Come diventare giardiniere professionista

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Se la passione per la natura e tutto ciò che la circonda è così tanta, allora perché non diventare un giardiniere professionista? Ci sono mille modi per poter intraprendere la suddetta carriera, ad esempio si potrebbe conseguire una laurea in agraria o in botanica e poi proseguire con la pratica. In alternativa si potrebbero frequentare dei corsi di formazione aperti a tutte le età e che presentano una durata decisamente inferiore rispetto al percorso accademico. Poi ovviamente dovrai investire sulla strumentazione da giardiniere (qui su www.syriosrl.it puoi farti un'idea dei costi), spese che ammortizzerai in breve tempo.

Intraprendere la carriera da giardiniere è un’idea alquanto ottimale, i costi per poter aprire una piccola ditta individuale non sono poi così tanti, basta saperci fare e il gioco è fatto!