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Differenze tra estrattore di succo e centrifuga

 

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che con 600 grammi di frutta e verdura al giorno si eviterebbero oltre 135 mila decessi, un terzo delle malattie coronariche e l’11% degli ictus. I benefici derivati dal consumo quotidiano di frutta e verdura sono innegabili ma conciliare questo tipo di dieta ad una vita sempre più frenetica non è affatto semplice.

Per questo sempre più persone hanno trovato la soluzione ideale in estratti, succhi e centrifugati, ottimi dal punto di vista salutistico ma anche sul fronte di gusto e comodità.

Ma qual è la differenza tra i vari strumenti in commercio che ricavano succo da frutta e ortaggi? Perché preferire un estrattore a una centrifuga? A queste domande, e a molte altre, cercheremo di rispondere nei prossimi paragrafi, come funzionano e cosa producono queste due tecnologie all'apparenza così simili.

 

 

Struttura e funzionamento di Centrifuga ed Estrattore

Estrattore e centrifuga, già a prima vista, risultano differenti, l’estrattore solitamente si sviluppa orizzontalmente, mentre la maggior parte delle centrifughe si sviluppano in altezza. In commercio si trovano ovviamente numerosi modelli diversi, ognuno varia per design e dimensioni, tendenzialmente però le centrifughe sono più rumorose rispetto agli estrattori di succo.

Non solo l'aspetto di estrattore e centrifuga è differente, ma anche il funzionamento di entrambe sfrutta tecnologie che sono molto diverse.

Il cuore della centrifuga consiste in una lama sottile che, ruotando ad altissima velocità, riesce a triturare sia verdura che frutta. A causa della forza centrifuga, la poltiglia ottenuta viene sospinta dal contenitore principale verso un filtro a maglia molto stretta che trattiene la polpa e permette al succo di fuoriuscire.

Diversamente, il meccanismo dell’estrattore si fonda sulla coclea, una sorte di vite, che non tritura gli ingredienti ma mastica e spreme frutta e verdura, ottenendo il suo succo. Gli estrattori lavorano a velocità particolarmente basse ma sono comunque capace di estrarre più succo rispetto alle centrifughe.

La facilità di lavaggio e pulizia sono certamente un altro parametro importante. Un estrattore di succo verticale è più semplice da pulire, diversamente dalla centrifuga che invece richiede più tempo. I pezzi da cui è composta non sono pochi e lo smontaggio/montaggio necessita di più tempo. Con un estrattore basta aprire il coperchio e togliere contenitore, coclea e filtro. Il peso di queste considerazioni varia poi in base all'uso che se ne vuole fare se quotidiano o più saltuario.

 

Low technology vs Fast technology

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Basta pochissimo per avere una centrifuga partendo da un ortaggio qualsiasi, l'estrattore, invece, lavora molto più lentamente. Tuttavia, è necessario aggiungere che il processo di centrifuga non può prolungarsi anche oltre i 4/5 minuti, mentre un estrattore può lavorare ininterrottamente per anche mezz'ora.

Una centrifuga solitamente si aggira tra i 6mila e i 19mila giri per ogni minuto di attività, invece un estrattore ne fa meno di un centinaio (ma la verità è che un estrattore di qualità compie un numero di giri al minuto inferiore ai 40). Il numero di giri è importante perché più giri compiuti significa più calore generato e più aria incamerata, favorendo, nel succo, un'ossidazione che lo deteriora.

Tempi e giri così diversi vengono giustificati dalla potenza delle due diverse tecnologie. Le centrifughe hanno una potenza di circa 1000 W, mentre gli estrattori di succo variano tra 200-400 W.

La low technology che caratterizza il motore degli estrattori (qui su huromitalia.it trovi un'ampia rassegna di estrattori) garantisce che le proprietà nutrizionali ed organolettiche di ogni succo vengano rispettate. Non essendoci nessun surriscaldamento, lo stato degli oligo elementi (minerali, enzimi e vitamine) rimane inalterato.

 

 

Centrifugati ed estratti: aspetto e proprietà nutrizionali

Confrontando i risultati di entrambi i procedimenti, l’estrattore di succo riesce a produrre circa il 20% in più di succo della centrifuga. I prodotti ottenuti da centrifuga ed estrattore, hanno caratteristiche diverse alla vista e anche dal punto di vista delle proprietà nutrizionali.

L’estratto è un succo dalla consistenza maggiormente corposa e piena, ha un colore più vivido e intenso e tende a non avere alcuna schiuma sulla superficie. Adottando velocità molto basse, l'estrattore non genera calore e riesce a mantenere inalterate le proprietà nutritive di verdura e frutta. Con l’estrattore i succhi ottenuti sono “vivi”: oligo elementi, sostanze nutrienti ed enzimi sono intatti e pronti per divenire gli alleati ideali di una dieta sana e bilanciata. Il centrifugato si presenta come un succo più chiaro e leggero.

 

Conservazione del succo

La scelta migliore, qualsiasi sia la tecnologia attraverso cui è stato ottenuto il succo, è quella di consumarlo appena fatto per poterlo bere al massimo delle sue proprietà nutrizionali e della sua freschezza. Se non è possibile farlo, per conservare il succo, si può immediatamente versarlo in un contenitore di vetro o in un thermos e conservarlo in frigo.

Conservando il succo, è normale che le fibre rimaste tendano a venire in superficie per poi depositarsi sul fondo. Scuotendo delicatamente il contenitore si uniformerà nuovamente il tutto.

 

Ingredienti diversi per tecnologie diverse

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Non è possibile usare indistintamente tutti i frutti o gli ortaggi nell’estrattore o nella centrifuga. Le verdure a foglia larga, ad esempio i cavoli o gli spinaci, ricchi di proprietà ma spesso difficili da digerire, sono maggiormente adatte alla tecnologia utilizzata dall'estrattore poiché le fibre, presenti in grande quantità in questi vegetali, si centrifugano difficilmente.

La coclea, all'opposto, riesce invece ad ottenere con facilità del succo anche dalle verdure in foglia e non solo, è adatta anche per ottenere estratti di avocado e banana oppure bevande vegetali da nocciole, mandorle, soia oppure cocco.

Al momento dell'acquisto è fondamentale pensare alle proprie esigenze e alle proprie abitudini per poter scegliere la tecnologia che più si adatta ai bisogni e alle richieste di ciascuno.