Cos'è e a cosa serve un biotrituratore

 

Se hai un giardino, uno spazio all’aperto, e intendi dedicarti in autonomia alla sua pulizia, puoi provare il biotrituratore un macchinario che libera le superfici da residui vegetali (fogliame per intenderci) e legnosi (rametti) assorbendoli e trasformandoli in concime.

 

Questo dispositivo è diventato molto utile non solo per tenere più pulite le zone verdi, ma anche per riutilizzare “la spazzatura” all’interno dell’ambiente senza inquinarlo.

Prima di acquistare un simile macchinario sarebbe opportuno informarsi su cosa sia, a cosa serva e come funzioni, ecco perché ti consigliamo di proseguire la lettura dell'articolo realizzato con la consulenza degli esperti del settore, gli amici di biotrituratori.info.

 

 

Biotrituratore, cos’è

biotrituratore

Per capire l’utilizzo e il funzionamento del biotrituratore dobbiamo partire dalla sua definizione. Anche noto come trincia rami, è un apparecchio elettrico che accumula al suo interno i rimasugli della potatura, dei lavori da giardinaggio, o semplicemente delle foglie che cadono a causa del vento.

Grazie al biotrituratore foglie, radici, legnetti vengono triturati in minuscoli pezzetti che puoi usarli per concimare il terreno. Si tratta quindi di una soluzione ecologica, destinata a fare bene al nostro pianeta, ma anche alla nostra salute, senza contare che il suo utilizzo è semplice e alla portata di tutti.

 

A cosa serve

Il biotrituratore viene ampiamente utilizzato nei contesti professionali, per la pulizia delle aree verdi, ma volendo lo si può testare anche nel proprio giardino.

Ma che fine fanno i residui che il macchinario cattura? Vengono riutilizzati per fare compost, così facendo si evita che gli scarti possano essere distrutti tramite combustione (che come ben sappiamo non fa bene all’aria e all’ambiente). Tutto ciò che viene assorbito dal biotrituratore si reimmette nell’ambiente sotto forma di fertilizzante e di concime per il terreno, per cui chi lo utilizza nel proprio giardino oppure nella propria azienda agricola, risparmia sull’acquisto di prodotti per fertilizzare il proprio orto.

Ci sono sia modelli elettrici che modelli dotati di moto a scoppio, in ogni caso, il biotrituratore cattura radici, rami, tronchi, foglie, li trita finemente e poi li trasforma in materiale da compostaggio.

In questo modo si ottiene un giardino, un orto, un terreno agricolo del tutto pulito ed ordinato, e allo stesso tempo si risolve il problema dello smaltimento dei rifiuti derivanti dalle operazioni di pulizia.

 

 

Come funziona

biotrituratore-guida

Il trincia rami ha un funzionamento piuttosto semplice, nonché sicuro, per cui viene considerato adatto sia a professionisti del settore che a principianti. Per maggiore zelo, consigliamo ugualmente di utilizzare il macchinario usando un abbigliamento adeguato, dei guanti e degli occhiali protettivi. Per azionare il dispositivo devi mettere al suo interno i residui vegetali e legnosi, dopodiché grazie alla pressa su cui imprimere pressione, si attivano le lame rotanti. Il movimento circolare della lame facilita lo sminuzzamento dei residui vegetali, che tritati finiscono nell’apposito cassonetto di raccoltaper il compost, mescolandoli con l’erba tagliata.

Se non vuoi riutilizzare i residui tritati per fertilizzare il terreno, puoi accumularli in secchi o contenitori esterni al dispositivo, magari per riutilizzare il tutto come materiale per la realizzazione di percorsi pedonali nell’area intorno al giardino.

Il biotrituratore è un dispositivo professionale molto potente che può essere utilizzato anche da coloro che non sono molto pratici. In commercio esistono diversi modelli, alcuni dei quali, ovvero i più completi e professionali, sono dotati di rullo a porta fresa: così facendo potrai liberarti anche dei rami con diametro fino a 40 mm (tra l’altro senza essere neanche troppo rumoroso).

La maggior parte dei biotrituratori presenti in commercio sono con motore a scoppio, in quanto più potente e capace di triturare materiale più spesso. Ad esempio con un motore a scoppio di soli 7 cavalli, avrai la possibilità di triturare tronchi con diametro che raggiungono i 6 cm.

Sebbene sia questo un modello molto rumoroso e costoso rispetto ad un biotrituratore elettrico, è anche quello più efficace e potente. Ragion per cui viene soprattutto utilizzato da coloro che lavorano nel settore, quindi giardinieri, aziende agricole, operatori ecologici e così via.

Da ciò ne deriva che per una tritatura fai da te può bastare anche un modello elettrico, più minimale, ma altrettanto efficace.

 

 

I prezzi dei biotrituratori

Data la sua multi funzione, puoi pensare che si tratti di un dispositivo costoso, e invece, ci sono modelli in commercio piccoli e compatti che hanno un costo minimo di qualche centinaio di euro.

Se invece ci si orienta su modelli più potenti, più tecnologici e particolari (è il caso ad esempio dei modelli ad un uso professionale) si possono superare anche i mille euro. Prima però di procedere all’acquisto, oltre alla questione economica, si consiglia di valutare altri fattori come ad esempio le dimensioni delle aree verdi in cui adoperarlo.

Al contempo devi anche tener presente la quantità di rifiuti che in genere produci e quindi la possibilità di riciclarli nell’area verde a tua disposizione. In ultimo, non dimenticare di prendere altresì in considerazione la rumorosità del dispositivo, onde evitare di arrecare disturbo al vicinato.