Ginecomastia, cos'è, rimedi, intervento chirurgico

 

La ginecomastia è lo sviluppo anomalo delle mammelle nelle persone di sesso maschile. In pratica il petto di un uomo prende le sembianze dei seni femminili. In alcuni casi può essere del tutto innocuo come disturbo, in altri ci possono essere delle conseguenze gravi come ad esempio un tumore mammario.

 

Si tratta di un inestetismo fisico che può avere anche sviluppi molto gravi, che comporta anche il sottoporsi ad importanti interventi chirurgici per correggere il difetto.

Cosa significa ginecomastia vera, mista o falsa? Quali sono i rimedi da utilizzare per combattere il problema? Quali i farmaci? Quando pensare all'intervento chirurgico?

 

 

Ginecomastia vera, mista, falsa

ginecomastia-guida

Il volume del seno maschile aumenta per determinate cause, come ad esempio l’eccessivo sviluppo del tessuto ghiandolare (in questo caso avremo la ginecomastia vera). Potrebbe altresì verificarsi l’eccessivo sviluppo dei tessuti ghiandolare e adiposo (ginecomastia mista, più frequente). Infine il paziente potrebbe essere interessato solo da un eccessivo sviluppo del tessuto adiposo (ginecomastia falsa).

 

Cure e Rimedi Naturali

Un primo rimedio contro la ginecomastia è sicuramente l’attività sportiva. In caso di sovrappeso infatti, fare attività vuol dire distribuire in maniera uniforme nel corpo l’adipe, aiutando l’eccesso nelle mammelle a venir via. Al contempo l’esercizio fisico modifica positivamente i flussi ormonali e migliora la ricettività del tessuto muscolare. Chi pratica sport ha meno possibilità di soffrire di ginecomastia.

Sempre per chi è obeso, è importante diminuire di almeno il 30% l’apporto calorico, pertanto una dieta dimagrante è d’obbligo. Vanno eliminati dal proprio piano alimentare i cibi e le bevande spazzatura, in particolare fast food e snack dolci o salati. Rimanendo in tema dieta, andrebbero ridotti i consumi di cibi come pasta, pane, pizza, patate, derivati, formaggi grassi, carni e pesci grassi, salumi, insaccati, dolciumi e così via.

Se si tratta di uomini adulti il consumo di alcolici deve essere ridotto, se non eliminato. Andrebbe poi evitata l’assunzione di molecole simil-estrogeniche, contenute in alcuni cibi come la carme animale, ortaggi, frutta e cereali.

 

 

Terapie a base di farmaci

Prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico bisogna tentare il tutto per tutto. Lo specialista potrebbe perciò provare a far intraprendere al paziente un percorso terapico a base di farmaci.

 

Tra quelli più comuni ci sono:

  • Tamoxifene. Si tratta di un farmaco che esercita la propria azione terapeutica andando ad influenzare il recettore degli estrogeni, utilizzato anche in caso di tunore al seno;

  • Raloxifene. Si tratta di un farmaco che viene impiegato soprattutto per curare la ginecomastia puberale, laddove la condizione persista da oltre 2 anni;

  • Anastrozolo. Questo farmaco è un inibitore dell'aromatasi, un enzima che partecipa al processo di conversione del testosterone (ormone sessuale maschile per eccellenza) in estradiolo (l'estrogeno umano più importante in assoluto).

 

Intervento chirurgico

ginecomastia

Qualora la terapia farmacologica non dovesse funzionare, il trattamento medico definitivo diventa l’intervento chirurgico.

Sostanzialmente lo specialista può propendere per tre tipi di operazioni:

  • Liposuzione: il medico va a prelevare il tessuto adiposo in eccesso. Questo interventosi utilizza in particolare nel caso di ginecomastia falsa;

  • Mastoplastica riduttiva: in caso di ghiandola mammaria ipertrofica il medico interviene per diminuire la massa. E' utile nella ginecomastia vera o mista;

  • Asportazione della ghiandola mammaria. Questo intervento si attua soprattutto in caso di tumore mammario.

 

La terapia chirurgica della ginecomastia può essere fatta da sola o in associazione ad altri interventi di chirurgia estetica (es. liposuzione, rinoplastica, ecc.) purché non troppo impegnativi per il paziente (puoi approfondire su gisellanele.com, interventi ginecomastia a Napoli).

 

 

Informazioni generali sull'intervento chirurgico

L’intervento per antonomasia consiste nell'asportazione del tessuto mammario, del tessuto adiposo e talora della cute in eccesso. In questo modo lo specialista che opera al paziente tende a conferire al torace un aspetto più tonico e naturale.

Bisogna specificare che un intervento chirurgico di ginecomastia non rappresenta una procedura complessa o invasiva. Anzi, nella maggior parte dei casi non ci sono ripercussioni negative e genera ottimi risultati, soddisfacenti per le esigenze dei pazienti. E' obbligatorio ovviamente sottoporsi a questa tipologia di intervento presso uno specialista di chirurgia plastica, esperto nella ricostruzione del seno, al fine di ottenere i migliori risultati possibili. Parliamo però pur sempre di un'operazione chirurgica fatta in anestesia totale di circa due ore di durata che, seppur con una difficoltà non elevatissima, può avere complicazioni. E' fondamentale dunque seguire con attenzione i consigli e le istruzioni che il chirurgo darà prima e dopo l'intervento.

Nell’arco dei due giorni successivi all’operazione, il paziente dovrà rimanere a riposo. Non bisogna preoccuparsi in caso di gonfiore o di piccole ecchimosi nella zona trattata, perché sono delle conseguenze del tutto normali. Nel novero delle complicanze, si possono verificare sanguinamenti o infezioni. Sporadicamente anche cicatrici cheloidee e alterazioni della sensibilità dell'areola e del capezzolo.

Dopo le prime quarantotto ore, se il paziente se la sente può tornare a fare la sua vita di sempre. Il consiglio comunque è quello di evitare sforzi fisici, non bisogna sudare troppo, fare saune, o bagni turchi. Il paziente non si deve nemmeno esporre al sole. A distanza di 5-7 giorni è possibile riprendere la propria attività lavorativa sempre evitando di affaticarsi. A due settimane dall'intervento chirurgico si può anche tornare a fare attività sportiva.