Investire nel mattone: 7 pro e 3 contro

 

Chi ha dei soldi a disposizione si domanda se esista un investimento che possa generare dei profitti. Tralasciando l’investimento in finanziario, ce n’è un altro ugualmente conveniente, ovvero quello sugli immobili. Ma conviene davvero?

 

Conviene ancora investire nel mattone? quali i vantaggi e quali gli svantaggi? Abbiamo posto queste domande a chi ogni giorno si occupa di questo settore, gli amici di notiziarioimmobiliare.it. Di seguito troverete un elenco con i pro ed i contro, proprio per darti contezza di quello che potresti affrontare qualora decidessi di impiegare i tuoi risparmi in tal direzione.

 

 

I vantaggi

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Parliamo innanzitutto dei vantaggi, che sono quelli su cui un soggetto si concentra maggiormente ai fini di una decisione.

 

1) Apprezzamento

Con questo termine si suole intendere la crescita del valore della tua proprietà immobiliare nel tempo. Di norma più passano gli anni e più il mercato immobiliare acquisisce valore. Vero è che non parliamo certo di un settore esente da recessioni, ma è vero anche che dalle diverse fasi cicliche che l’immobiliare attraversa, quasi sempre ne esce ancor più rinforzato.

 

2) Garanzia contro l’inflazione

L’inflazione fa riferimento all’aumento dei costi di beni e servizi nel tempo. Più sale l’inflazione e più aumentano i prezzi, ma di converso diminuisce il tuo potere di acquisto. Qual è il rischio? Che se hai dei soldi liquidi a causa dell’inflazione si ridurrà il tuo potere di acquisto. Mentre con l’immobiliare non rischi di incappare inquesti pericoli: i prezzi crescono all’aumentare dell’inflazione.

 

3) Flusso di cassa

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Il flusso di cassa o meglio “cash flow” è uno dei benefici maggiori dell’investimento immobiliare (e che nel mercato azionario non esiste). L’immobiliare, per chi sa operare con saggezza, offre solidità e prevedibilità del flusso di cassa. Di tale beneficio comunque andrai a godere se decidi di mettere a reddito un immobile: avrai allora un inquilino dal quale dovrai aspettarti un pagamento mensile. In tale ultimo caso, se avrai rispettato ogni requisito di legge, l’affitto coprirà il debito che hai potuto contrarre con la banca per comprare la proprietà e i costi di riparazioni e ristrutturazioni necessarie nel tempo.

 

 

4) La leva

Avrai sicuramente sentito parlare spesso della leva, uno dei maggiori benefici di cui può godere chi decide di investire nel settore immobiliare. La leva rappresentato l’utilizzo di un capitale prestato per fare crescere il ritorno potenziale di un investimento. Per chi è bravo nell'investire, si potrà fare profitto e al contempo si vedrà aumentare il valore della proprietà. Se l’immobile vale 100 mila, e 10 mila li investi tu, e il resto la banca, utilizzare la leva vorrà dire lucrare e portare il valore fino a 120 mila, con un incremento del 20%. In  tal modo avrai la possibilità di vendere la proprietà, ripagare alla banca i 90mila iniziali (più gli interessi) e tenere per te la parte restante dei ricavi.

 

I vantaggi fiscali

Nel novero dei vantaggi, ma che meritano menzione a parte, ci sono i bonus e i benefici fiscali di cui gode chi ristruttura o compra casa.

5) Ad esempio se compri una casa, la metti a nuovo e poi la affitti, avrai diritto a una deduzione Irpef del 20% sul prezzo o costo dell’immobile fino a 300mila euro. La deduzione si recupera nell’arco otto anni, a patto che la casa rientri nella classe energetica A o B.

6) Altro bonus può valere se decidi di ristrutturare casa. Questa agevolazione è stata introdotta dalla legge di bilancio. Il proprietario della casa avrà diritto ad una detrazione pari al 50% dell’irpef per gli interventi di ristrutturazione.

7) E poi ancora puoi avere diritto sia alla detrazione iva che alla detrazione sugli interessi. Nel primo caso, se acquisti case (classe energetica A e B) ottieni una detrazione Irpef del 50% dell’Iva pagata sulla base dell’acquisto. Nel secondo caso (qualora ci sia un mutuo) avrai una detrazione del 19% sugli interessi, fino a un massimo di 4mila euro.

 

 

Gli svantaggi

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Veniamo ora agli svantaggi, quei punti cioè che potrebbero far tentennare nell’investimento nel mattone. Eccoli di seguito.

 

Cifra minima da investire elevata

Se decidi di acquistare degli immobili, avrai bisogno di una certa somma di denaro. Tutto parte infatti dall’acquisto, il che vuol dire che devi avere un minimo di liquidità iniziale (da cui poi dipende il guadagno futuro che avrai sull’immobile). In genere il taglio minimo ideale per far fruttare il tuo investimento è di 100.000 euro.

 

Capitale immobilizzato per mesi

Con gli investimenti immobiliari per un certo periodo di tempo non potrai disporre di liquidità. Se compri per rivendere, allora hai una chance maggiore di recuperare i soldi spesi più l’importo ulteriore che carichi sulla cifra complessiva. Ma se compri per tenerlo, a meno che tu non decidi di affittare, il reddito personale non cresce se non attraverso i canoni di locazione.

 

Tasse e costi di gestione

Nell’acquisto di un immobile tieni conto anche che ci sono dei costi da sostenere. Non parliamo solo dell’importo iniziale che ti serve per comprarel’immobile, ma devi mettere in conto pure altre spese iniziali (come l’atto da pagare al notaio), i costi di gestione (es. opere di ristrutturazione e riqualificazione) e le tasse. Se poi l’investimento nel mattone è con messa a reddito, avrai ulteriori costi come quelli di manutenzione e le spese amministrative (es. condominio).