Cotto smaltato: cos'è, a cosa serve, come sceglierlo, prezzi

 

Uno dei pavimenti più gettonati attualmente nel mondo dell’arredo è il cotto smaltato. Si tratta di un sottotipo del cotto che ha conquistato il mercato del design per le sue caratteristiche, il prezzo e la capacità di potersi adattare ad ogni stile.

 

Se non conosci i particolari di questa tipologia di pavimento, ti sveliamo tutto quello che devi sapere prima dell’acquisto, una guida completa per un acquisto consapevole.

 

 

Che cos’è il cotto smaltato e la questione del prezzo

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Il cotto smaltato non è altro che la versione 2.0 del cotto. Si produce tradizionalmente, ma come aggiunta ha uno strato superficiale di smalto. Grazie a questa innovazione si vanno ad emulare altri materiali come marmo, legno o cemento, pur mantenendo intatte le caratteristiche tecniche del cotto smaltato, come ad esempio la resistenza agli urti e agli sbalzi di temperatura o l’impermeabilità.

Questo strato ulteriore rispetto al normale cotto, rappresenta una differenza tecnica produttiva che si ripercuote anche sull’aspetto pratico. Essendo la superficie pavimentale ricoperta, non solo esteticamente il cotto assume un aspetto più moderno e ricercato, ma consente anche di diminuire al minimo il rischio che urti o colpi possano scheggiare o danneggiare le mattonelle. Pur essendo il cotto già di suo un materiale molto resistente, con lo smalto assume una marcia in più.

Le mattonelle in cotto smaltato sono realizzate con meticolosità e attenzione, il che le rende perfette alla vista e super efficienti all’uso. L’aggiunta dello smalto gli dà quel tocco in più in più oltre a nascondere le piccole imperfezioni che naturalmente possono essere presenti sulla superficie in cotto.

Tieni presente che per quanto il cotto abbia dei costi moderati, e comunque accessibili sul mercato rispetto ad altri tipi di pavimenti, lo smalto che viene applicato sulla superficie pavimentale gli fa assumere un valore maggiorato, anche a fronte della lavorazione in più che occorre per poter realizzare un cotto smaltato (su www.fornacebernasconi.com puoi approfondire l'argomento).

 

 

Lo smalto per piastrelle

Gli smalti sono sostanze miscelate tra loro (come ad esempio caolino, sabbia silicea, ossidi vari e pigmenti che fungono da coloranti) che vengono messi in posa sul pavimento, durante poi il processo di raffreddamento la piastrella assumerà varie caratteristiche di colore, brillantezza o motivi decorativi varie derivate proprio dalla presenza dello smalto.

La produzione di cotto smaltato richiede un processo lento, preciso ed accurato. Per applicare lo smalto sulla piastrella, dal momento che il cotto si compone soprattutto di argilla, è importante che quest’ultima sia fredda. Il professionista applica lo smalto attraverso trattamenti termici specifici, per poi essere fissato mediante fusione durante la cottura della piastrella stessa.

Una volta cotto, ogni piastrella è uguale all’altra. Applicando lo smalto, il materiale, che è a pasta porosa, viene reso meno incline all’assorbimento di liquido e di sporchi.

 

Le forme

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I pavimenti in cotto possono essere composti da mattoni o piastrelle. Nel primo caso abbiamo blocchi molto spessi e tozzi, mentre nel secondo caso avrai lastre più sottili.

Anche le forme possono essere diverse, troverai il cotto smaltato rettangolare, il cotto smaltato quadrato, ma anche ottagonale, esagonale, a rombo o a losanga, nonché a listelli simili a quelli del parquet.

 

 

La scelta

Per scegliere il pavimento in cotto smaltato sono molte le caratteristiche di cui tenere conto. Sicuramente un primo fattore che ci conduce verso una tipologia di pavimento in cotto piuttosto che un’alta concerne l’estetica. Il cotto smaltato infatti, oltre a presentarsi molto elegante e gradevole alla vista, conferisce alle varie stanze della casa un senso di appartenenza alla tradizione, un vissuto che si specifica con il materiale usato ma con un senso consapevole di rivisitazione del passato.Il tocco in più è proprio dato dallo smalto.

Ma per scegliere un pavimento in cotto smaltato, cosa bisogna realmente considerare? Innanzitutto essendo una superficie compatta, risulta resistente all’acqua e ad altri tipi di macchie, il che lo rende facile da pulire. Il cotto è inoltre un materiale non combustibile, non infiammabile per cui in caso di incendio non sprigiona gas e non attira fiamme.

Il materiale stesso di cui è composto il cotto previene l’emissione di sostanze dannose per la salute. Inoltre non trattiene agenti allergenici e permette una sicura pulizia della superficie.

Inoltre se decidi di cambiare il pavimento in cotto, i materiali di scarto si possono riutilizzare per effettuare nuove opere edili, riducendo così anche l’impatto ambientale.

 

 

Come pulire il cotto smaltato

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Non possiamo non riconoscere che rispetto ad altre tipologie di pavimento più difficili o delicate da pulire, il cotto smaltato è molto più conveniente.

Non ti serve alcun prodotto particolare o nessun kit specifico, se non un detersivo delicato, perfetto per il cotto, e pulire come faresti per un comune pavimento. Prima di applicare il detergente comunque, ti suggeriamo di bagnate il pavimento con dell’acqua calda, in modo da rendere la pulizia più semplice. A questo punto si potrà procedere con il passaggio del detergente, per poi risciacquare infine il tutto nuovamente con dell’acqua calda.