Castel Dell'Ovo: storia del castello napoletano

 

Quando dici Napoli subito vengono in mente i simboli della napoletanità, pulcinella, Masaniello, 'o scugnizzo, San Gennaro, la superstizione e il cornetto da tenere sempre nella tasca e poi ancora la pizza, il caffè espresso e 'o babà. E per quanto riguarda i monumenti? non possiamo non citare il centro storico con le sue 1000 chiese, la via spaccanapoli, il maestoso lungomare, il Palazzo Reale, la Galleria Umberto I, Piazza del Plebiscito ed altri mille... Lo sapevate che Napoli ha anche diversi castelli? la gente non sempre lo sa.

 

Tutti identificano nel più importante, infatti, "il castello di Napoli", con il possente Maschio Angioino che sorge a ridosso del centro storico e che è sicuramente il più bello e imponente. Ma guai a confonderlo con l'antico Castel Dell'Ovo, covo di magia e di superstizione, anima stessa della Napoli che tutti amiamo.

 

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Un castello, questo, di origine normanna ma giunto a noi dopo una serie interminabile di restauri che nel corso dei secoli hanno quasi del tutto cancellato l'aspetto originario. Oggi appare con una estetica irregolare, massiccia, quasi confusa. Ma continua a custodire la storia eccezionale di una città particolare. A partire dal nome, legato a doppio filo ad una antichissima leggenda.

 

 

L'uovo di Virgilio

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La superstizione napoletana vuole che fu il poeta Virgilio in persona ad aver posato un "uovo magico" al centro delle fondamenta del castello. Un uovo talmente potente da reggere, da solo, tutta la struttura. Se mai quell'uovo si fosse rotto, non solo il castello ma tutta Napoli sarebbe "crollata" a seguito di grandi disgrazie.

Nel XVI secolo, rischiò grosso la regina Giovanna che dovette affrontare la furia popolare dopo alcuni cedimenti strutturali della base del castello. Il maniero rischiò veramente di crollare e la sovrana, oltre a sostenere le gravi spese di ristrutturazione, dovette "giurare di aver sostituito l'uovo che s'era rotto" con uno tutto nuovo e altrettanto resistente!

In realtà il castello è molto più recente dei tempi di Virgilio, risale infatti alla dominazione di Ruggero il Normanno. Che volle costruirlo a base ellittica, e dunque con la forma geometrica di un uovo!

 

Da monastero a castello

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Castel Dell'Ovo sorge su un isolotto molto importante per la città di Napoli. L'isola di Megaride, un blocco di tufo unito alla terraferma da una lingua di roccia, è secondo la leggenda il luogo in cui Partenope fondò la città. Ai tempi dei Romani fu sede di una villa imperiale, quella di Licino Lucullo, famosa per la sua immensa biblioteca.

Fortificato nel V secolo, alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente divenne sede di un monastero basiliano. Preso d'assalto dai Saraceni nel IX secolo,  dopo la cacciata di questi ultimi il monastero venne raso al suolo insieme alla fortificazione per evitare che altri nemici lo prendessero come base. I monaci basiliani tornarono sull'isolotto nel XII secolo costruendo la chiesa e convento di San Pietro e riedificando le fortificazioni.

Così lo trovò Ruggero il Normanno quando venne a Napoli. E per questo ne fece la propria residenza. Da quel momento in poi, l'ex convento divenne un castello signorile e nei secoli subì continue modifiche. Anche quando gli Angioini spostarono la corte nell'allora nuovissimo Mastio Angioino, Castel Dell'Ovo venne mantenuto a ricordo della storia di Napoli.

 

 

Il lungo abbandono

Dopo una serie di distuzioni, ricostruzioni, recuperi e crolli, il castello cadde in uno stato di abbandono. Al punto tale che dopo l'Unità d'Italia si parlò di demolirlo per costruire sull'isola un intero quartiere tutto nuovo. Questo scempio fu evitato, ma il luogo rimase dimenticato per un altro secolo.

Fu soltanto nel 1975 che si pensò a recuperarlo e a restaurarlo, cambiandone la destinazione a luogo di cultura e di turismo. Dentro il suo massiccio perimetro vengono svolti eventi, mostre, concerti. Alla sua base sorge un piccolo villaggio di pescatori, meta di visite turistiche: Borgo Marinari. Il borgo ospita anche un elegante yacht club, al molo Santa Lucia.

 

Castel Dell'Ovo oggi

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Oggi Castel Dell'Ovo è un centro adibito a eventi culturali e mondani. Le sue aree esterne sono molto richieste per feste, banchetti e matrimoni. Come il ramaglietto, il molo che lo fiancheggia, oppure i due loggiati esterni - est e ovest - che offrono panorami mozzafiato sulla città e sulla antica chiesa basiliana. O ancora come le terrazze panoramiche.

Dentro, invece, le sei sale più belle vengono utilizzate per numerose iniziative. La più grande e importante è Sala Italia, la più affascinante (scavata nel tufo come una galleria) è Sala SirenaL'Antro di Virgilio è un salone da 150 posti ideale per ricevimenti di alto livello.

La modernissima Sala Compagna è usata per convegni, proiezioni e concerti. Più piccola (80 posti) ma altrettanto funzionale è la vicina Sala Megaride. Sala delle Carceri è l'antica galera del castello, rimasta quasi identica al tempo del Medioevo. Oggi viene concessa - previa concessione di permessi - per mostre ed eventi esclusivi.

 

 

Contatti e informazioni utili

Per raggiungere Castel Dell'Ovo: dal centro cittadino si raggiunge in pochi minuti, percorrendo corso Novara, via Casanova, corso Umberto I e le vie De Pretis e Arcoleo. Seguendo quest'ultima in direzione di via Chiatamone seguire le indicazioni per Via Partenope che conduce all'isolotto del Castel Dell'Ovo.

Per organizzare eventi nel castello, o per ulteriori informazioni turistiche, i contatti a cui far riferimento sono: 081/7956180 - 081/7956181 - 081/7957776 oppure scrivendo alla e-mail: casteldellovo@comune.napoli.it.