Chi è e cosa fa un otorinolaringoiatra

 

Se hai un problema alle orecchie alla gola e ad altri organi ad essi connessi, allora occorre rivolgersi ad uno specialista. Il medico che fa al caso tuo in questa circostanza è l'otorinolaringoiatra, che attraverso una visita attenta e un’analisi della parte dolente riesce a stabilire l’eventuale causa dei tuoi disturbi trovando anche la terapia più adatta alle tue necessità.

 

Abbiamo chiesto al Dott. Roberto Pareschi (Visita Otorino a Bergamo)  di schiarirci tutti i dubbi sulla figura del proctologo. Ecco quali sono i casi in cui un otorinolaringoiatra può intervenire, e quali sono le sua mansioni.

 

 

Chi è e di cosa si occupa l'otorinolaringoiatra?

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Come puoi dedurre dal nome un otorinolaringoiatra è un medico specializzato nella cura del naso, dell’orecchio, della gola, nonché di vari organi collegati ad essi, come la tiroide, le tonsille e le ghiandole salivari. Un qualunque soggetto che presenta problemi di gusto, di olfatto o di udito, o che soffre di patologie più o meno gravi legate ai tre sensi, si rivolge ad un otorinolaringoiatra per stabilire la natura dei suoi disturbi e per essere trattato, farmacologicamente o chirurgicamente, così da risolvere il problema. L’otorinolaringoiatra ha esperienza anche in materia di vertigini e di tutto ciò che ne consegue.

È un professionista che ha molto autocontrollo, deve essere dotato di molta precisione ed avere una buona predisposizione all'ascolto. Deve essere in grado di comunicare in maniera chiara con il paziente, così da agevolare un rapporto di fiducia “medico-paziente”. Può lavorare sia come professionista autonomo che essere occupato presso presidi ospedalieri.

Nel primo caso avrà uno studio privato in cui ricevere i suoi pazienti e sottoporli a visita. Mentre nel secondo caso presterà servizio alle dipendenza del SSN, potendo ugualmente dare il suo contributo per la risoluzione di problematiche legate alla sua branca di specializzazione.

 

 

La dimestichezza in sala operatoria

Nel corso della sia carriera l’otorinolaringoiatra ha l’obbligo di sviluppare una preparazione tale da saper trattare chirurgicamente i suoi pazienti. Nell’arco della sua carriera deve cioè aver sviluppato familiarità con la sala operatoria, in quanto saranno molte le situazioni in cui la sola terapia a base di farmaci non risulterà sufficiente per risolvere i disturbi dei pazienti.

Per tale motivo l’otorinolaringoiatra ha buona dimestichezza con gli strumenti chirurgici e non è raro che sia chiamato a operare pazienti con problemi alle tonsille, oppure a intervenire chirurgicamente per curare tumori della laringe, della lingua o, ancora, a eseguire operazioni alla trachea (tracheotomie) nel caso di difficoltà respiratorie.

Sempre per una questione di completezza delle sue competenze, lo specialista deve tenere in piedi collaborazioni con altri colleghi specialisti, per avvalersi al momento più opportuno delle loro competenze per costruire specifici percorsi di riabilitazione. La collaborazione con il logopedista, ad esempio, può agevolare il paziente all’uso corretto del linguaggio e della voce dopo un intervento chirurgico.

 

La visita otorinolaringoiatrica

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La professionalità di un otorinolaringoiatra la puoi soppesare durante la visita. Il medico inizia infatti con una semplice chiacchierata in cui pone delle domande al paziente circa i propri sintomi, lo stato di salute generale attuale e pregresso (informazione estesa alla propria cerchia familiare per capire l’eventuale esistenza di una predisposizione genetica e/o ambientale a certe patologie o disfunzioni) e del proprio stile di vita (fumo, alcol, farmaci assunti, grado di attività fisica).

A questo punto l’otorinolaringoiatra passa ad un esame obiettivo. Va cioè ad effettuare una prima analisi sulle parti interessate dal disturbo in base a quanto emerso dall'anamnesi.

Per coloro che accusano disturbi al naso, l’otorinolaringoiatra esamina la struttura per rilevare anomalie. Per studiare l’interno del naso attua una rinoscopia o fibroscopia.

Per problemi relativi alla gola osserva la parte esterna,attraverso una palpazione del collo per escludere o scoprire la presenza di tumefazioni da indagare.

E poi ancora, per coloro che lamentano dolori alle orecchie, l’otorinolaringoiatra va ad effettuare un’otoscopia, l’ispezione dell’orecchio esterno e del timpano, attraverso l’uso di un otoscopio, strumento ottico che rileva anomalie del condotto uditivo in modo non invasivo e indolore. Se necessario lo specialista può effettuare un lavaggio auricolare per la rimozione di un tappo di cerume (spesso causa “benigna” di ipoacusia o acufene). In presenza di problemi uditivi o dell’equilibrio può anche eseguire dei test della funzionalità delle orecchie.

 

 

Quando è necessaria una visita otorinolaringoiatrica?

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Il lavoro di un otorinolaringoiatra diventa di fondamentale importanza quando in un soggetto si manifestano dei sintomi, dei malesseri o dei disturbi che interessano cavità orale, orecchie e naso. Ci sono patologie molto comuni che richiedono l’intervento di uno specialista in otorinolaringoiatria (o semplicemente richiedere quella che si chiama visita ORL): si pensi ad otite, tonsillite, laringite, sono le più comuni durante i mesi invernali mentre dalla primavera spesso porta sinusite e rinite allergica.

Tuttavia esistono anche delle patologie che pur dipendendo da una predisposizione (si pensi al caso della poliposi nasale, o si pensi al casodel deficit auditivo o la sordità) richiedono un intervento di questo specialista. Anche gli acufeni sono spesso uno dei motivi per cui si rende necessaria la visita ORL.