Come scegliere il box doccia: 4 consigli

 

Sono poche le persone che decidono di non utilizzare un box doccia nel proprio bagno. Questo perché si tratta di un elemento aggiuntivo, pratico, comodo e molto utile, sotto ogni punto di vista. Il vero dilemma sta però nella scelta del modello giusto, soprattutto adesso che sul mercato se ne trovano davvero in tutte le salse.

 

Abbiamo raccolto i consigli da seguire per imparare a scegliere il box doccia più adatto al proprio stile e alle proprie necessità.

 

 

Il materiale

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La prima considerazione da fare è sul materiale. In molti si chiedono se convenga di più l’acrilico o il vetro temperato. Il primo era molto usato in passato, ma da qualche tempo a questa parte è stato ampiamente sostituito dal vetro temprato.

L’acrilico, per quanto bello sia, viene infatti annoverato tra i materiali poco sicuri, e soprattutto tra quelli che nel corso degli anni si usura più facilmente e diviene giallo. La sicurezza è importante in un ambiente come il bagno: il vetro temperato infatti ha una lavorazione tale che in caso di urti si frantuma in mille pezzi risultando così meno pericoloso dell’acrilico (che invece si spacca diventando molto più tagliente perché si divide in pezzi grossolani).

 

Lo spessore

Un tempo, quando l’acrilico era usato più del vetro temperato non ci si creava il problema dello spessore perché trattandosi di un materiale economico, i pannelli del box avevano una buona resistenza. Il vetro temperato costa di più e alcune aziende cercano di rendere i propri prodotti più accessibili riducendo lo spessore dei vari pannelli.

Qual è quindi la dimensione ideale dei pannelli del box doccia?

Per scegliere il box doccia giusto dovresti considerare una dimensione minima di 3 mm, anche se andrebbero meglio soluzioni da 4-5 mm. Quantomeno queste sono le dimensioni dei classici modelli a pannelli scorrevoli. Se invece decidi di comprare un box con un’apertura diversa, può andare bene anche solo quello da 3 mm.

Ovviamente per chi non bada a spese esistono delle soluzioni più spesse, da 6 e da 8 mm, che pur costando un poco di più danno una maggiore garanzia in fatto di robustezza. L’8 mm è adatto a chi desidera il non plus ultra, non solo in termini di sicurezza ma anche di estetica.

I pannelli dei box con questo spessore rappresentano i fiori all’occhiello dei cataloghi delle varie aziende produttrici. Non solo infatti sono più durevoli, ma fanno una figura diversa e si armonizzano meglio nel design del bagno.

 

 

La questione vetri

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Per quanto riguarda la finitura dei vetri, il design e l’estetica hanno fatto passi da gigante. Se un tempo infatti in commercio andavano molto di moda le finiture del vetro con zigrinature chiamate Stampato C e cincillà, oggi la scelta è molto piu vasta.

Per la maggiore si prediligono pannelli con vetri trasparenti o al massimo satinati. La finitura trasparente piace a molti perché consente di vedere l’interno doccia, cosa questa molto positiva per chi vanta dei rivestimenti delle pareti con decori importanti. La finitura opaca di converso è divenuta emblema della privacy, permettendo così per velocizzare i tempi l’uso in contemporanea del bagno a più di una persona. Per una via di mezzo si vendono anche finiture trasparenti con decori opachi all’interno per un effetto "vedo non vedo".

Ai giovani invece piace molto la finitura trasparente extra chiaro e il vetro fumè. Il primo è un vetro trasparente senza riflessi verdi, prodotto con una composizione differente (e infatti costa anche parecchio). Il vetro fumè è invece un vetro trasparente ma colorato di nero: la tinta scura non comporta la mancanza di visibilità, in quanto trattasi ugualmente di vetro in trasparenza.

 

 

L’apertura del box doccia

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Infine tieni conto delle varie aperture oggi esistenti per un box doccia. Di solito quelle piu gettonate perché molto pratiche sono le scorrevoli o con porta a battente. Esteticamente hanno entrambe il loro perché,  e fanno ugualmente figura. Le porte scorrevoli hanno un solo binario in alto, per cui questo le rende pratiche e facili da aprire: tuttavia noN devi dimenticare che la sovrapposizione dei vari vetri può essere ostica dal punto di vista della pulizia complessiva.

In assenza di spazio, ci sono anche le porte a soffietto. Pur non essendo molto belle da vedere, rappresentano una valida alternativa salvaspazio, che ti permette di non rimpicciolire visivamente il bagno. Volendo poi vi è la porta a saloon che però costringe ad avere un antiestetico profilo a metà del lato con la porta.

L’elenco potrebbe continuare. In commercio troverai davvero una miriade di soluzioni. Ad esempio puoi optare per la porta pivotante se hai bisogno di una porta a battente senza ingombrare troppo lo spazio in fase di apertura. Oppure c’è la nicchia con perno centrale, con il vetro quindi che ruota di 180° così da permettere l’ingresso in doccia da una delle due aperture.

I modelli in commercio sono davvero tanti (qui su giordanoshop.com trovi un'ampia rassegna), e ognuna con i suoi pro e i suoi contro. Non resta che scegliere in base alla tua tasca, allo spazio che hai a disposizione e a quelli che sono i tuoi gusti personali.