Origini e breve storia ed del betting

 

Una scommessa sportiva è, a tutti gli effetti, un gioco d’azzardo dove un appassionato di scommesse pronostica il risultato di un avvenimento sportivo futuro mettendoci del proprio denaro e sperando di realizzare un guadagno se azzecca la scommessa. Sin dai tempi degli antichi greci era consuetudine puntare del denaro sugli atleti che partecipavano alle gare sportive.

 

Importata dai Greci, la scommessa sul risultato di eventi sportivi era una pratica molto diffusa anche per gli antichi romani. Si puntava soprattutto sul risultato delle lotte tra gladiatori e sulle corse dei cavalli. La passione delle scommesse rimase anche dopo le invasioni barbariche, ma in questo periodo si scommetteva solo clandestinamente.

 

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Successivamente, soprattutto in Inghilterra, le scommesse trovarono facile terreno perché gli inglesi amano, ancora adesso, scommettere su tutto. In Italia è soltanto nel 1946 che si iniziò ad avere la possibilità di scommettere su giochi legati allo sport. Nasce in quest’anno il Totocalcio che è il primo concorso a premi che legalizza le scommesse sul calcio. Divenne ben presto il gioco di scommesse molto amato dagli italiani.

 

 

Totocalcio e Totonero

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La schedina del Totocalcio consisteva nell’indovinare l’esito finale di 12 partite del campionato di calcio. Nella colonna della schedina si inseriva per ogni partita il numero 1 se si prevedeva la vittoria della squadra di casa, il numero 2 se si prevedeva la vittoria della squadra che giocava fuori casa e la X se si prevedeva un pareggio.

Successivamente il numero delle partite diventò di tredici e così chi aveva fatto tredici sperava di diventare milionario. Il gioco era entrato talmente forte nel giocatore che durante la trasmissione “tutto il calcio minuto per minuto” l’ascoltatore con la schedina in mano aspettava i vari risultati delle partite sperando di poter dire “Ho fatto tredici”.

Purtroppo, nel 1980, come ogni cosa che interessa forti somme di denaro, il gioco del totocalcio fu infangato dagli scandali legati al calcio scommesse.

Molti giocatori e addetti ai lavori furono arrestati e parecchi tesserati di varie società di serie A e serie B vennero radiati per periodi abbastanza lunghi. Milan e Lazio vennero retrocessi in serie B e altri club iniziarono il campionato con punti di penalizzazione. Alla fine degli anni novanta ci fu una svolta con il Decreto Ministeriale n. 174 che regolamentò il settore delle scommesse.

Si poteva, recandosi nelle agenzie abilitate,  puntare la scommessa in maniera simile a quella inglese. Non era possibile puntare online. In pochi anni il settore del betting (dalla parola inglese to bet che vuol dire scommettere) aumentò e il gioco del Totocalcio fu messo in ombra dalle opportunità che il bookmaker (persona fisica o società che determina le quote, accetta le scommesse e paga le eventuali vincite) dava a coloro che scommettevano nelle loro agenzie.

A partire dagli inizi del nuovo millennio le scommesse sul calcio  sono diventate come le conosciamo oggi. Con il decreto Ministeriale n.128 del 31 maggio 2002 si è data la possibilità, agli operatori di scommesse, di raccogliere giocate anche per via telefonica e tramite Web.

Tuttavia la regolamentazione non riuscì a debellare  episodi di corruzione nel mondo del calcio scommesse come avvenne nel 2011. Lo scandalo fu chiamato Scommessopoli e furono scoperte combine di partite di calcio che coinvolgevano diversi giocatori e dirigenti dalla serie A alla Lega Nazionale Dilettanti. Tutto si concluse con pesanti squalifiche.

 

 

Come operare in Italia se si vuole aprire una agenzia di scommesse

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Per garantire la correttezza dell’operatore che offre servizi di betting e per fornire allo scommettitore la possibilità di giocare in assoluta tranquillità e sicurezza è stata introdotta la licenza AAMS ( Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) per le agenzie di betting che vogliono operare in Italia. Dopo diversi controlli, viene rilasciata la licenza che ha sempre carattere periodico. L’ente che si occupa della regolamentazione del gioco sia online che offline è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per far in modo che sia garantita la sicurezza dell’ambiente di gioco, che vengano rispettate le regole e non ci siano violazione dell’etica professionale, vengono effettuate costanti verifiche sull’operato dei concessionari e dei giocatori. Per capire che l’agenzia è una di quelle autorizzate dal Governo ad operare legalmente in Italia, basta cercare il banner. La presenza del logo permette di aprire un conto, effettuare versamenti e poter  giocare e scommettere in tutta tranquillità. Pertanto per la tua ricerca dei migliori siti di scommesse online sul calcio o altri sport per prima cosa accertati che espongano in maniera chiara ed univoca tale simbolo (trovi una rassegna dei migliori portali betting su biteditor.it).

 

 

 

Come non deve essere uno scommettitore

Giocare per divertimento è legittimo e chiunque può farlo senza incorrere in conseguenze. Quando il gioco diventa una malattia, il ludopatico gioca sempre di più sperando di recuperare le perdite. Il betting non è una mera questione di fortuna, ma il risultato di impegno e studio.

Le regole da seguire se si vuole diventare uno scommettitore sono: professionalità, disciplina, scommettere solo quando si è sereni e concentrati, poche giocate al giorno per piccole vincite, giocare in singola e non in multiple assurde nel tentativo di fare il colpaccio e capire quando è il momento di fermarsi. Rispettando queste regole difficilmente si arriverà ad un punto tale da far diventare il gioco una vera malattia.