5 prodotti caratteristici  del Giappone

 

Il mix culturale che si è creato negli ultimi anni ha favorito un connubio di usi e tradizioni. Soprattutto le abitudini orientali hanno invaso l’Occidente, con oggetti e caratteristiche particolari che attirano l’attenzione di vecchie e nuove generazioni. Tale discorso vale anche per la cultura nipponica, che tra prodotti culinari e oggetti particolari, incuriosisce sempre più la nostra società.

 

Ma quali sono questi particolari prodotti oggi sempre più spesso presenti nella nostra vita quotidiana? con l'aiuto degli amici del portale mondogiappone.com abbiamo cercato di rispondere a questa interessante questione.

 

Yukata che passione

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Chi ha viaggiato sa bene che in Giappone c’è lo yukata. Si tratta di un capo d’abbigliamento di cotone, che si indossa in particolare nella stagione estiva. Contrariamente a ciò che si pensa qui nella nostra cultura, esso non va confuso con il kimono che invece è un indumento formale per le grandi occasioni.

Più semplicemente lo yukata è come una vestaglia, da indossare dopo aver fatto il bagno. Nella cultura nipponica lo yukata viene utilizzato per fare la cena kaiseki, una forma di pasto tradizionale che include tante piccole portate. Durante il periodo estivo ciò aiuta a stare freschi, quindi più che consigliato.

 

 

Il sushi

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La tradizione culinaria orientale è quella che riscontra più successo attualmente nella nostra società. Il piatto per antonomasia è sicuramente il sushi, che piace così tanto anche in Italia, da essere stato oggetto di numerose rivisitazioni.

Parliamo di un piatto a base di pesce crudo nato nel quarto secolo. All’epoca in Giappone veniva attuato un metodo molto pratico di conservazione del pesce. Quest’ultimo infatti veniva prima eviscerato poi salato e servito con del riso cotto. In questo modo si teneva il pesce anche per molto tempo. Una volta pronto per essere mangiato il riso veniva buttato e si mangiava solo il pesce.

Il sushi è composto da piccoli rotoli di pesce al cui interno c’è riso, il tutto legato da un’alga. Oggi esistono diverse varianti, anche grazie all’estro degli chef nostrani.

 

Il sashimi

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Il sashimi non si distingue più di tanto dal sushi. La sola differenza è che il pesce crudo viene servito a fette molto sottili. Di solito è salmone, ma può anche essere tonno o sgombro.

La preparazione di questo pesce crudo è molto accorta e meticolosa. Lo chef segue dei rituali ben precisi, in quanto si tratta di un piatto che deve essere sicuro, visto che si tratta pur sempre di pesce non sottoposto a processi di cottura.

 

 

Il sakè

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Il sakè è invece una bevanda, molto gettonata in Giappone, e che si basa sempre sull’uso del riso. Quest’ultimo infatti viene fermentato per creare una bevanda ideale sia per la stagione invernale che per quella estiva. Di solito si sorseggia a temperatura ambiente o al massimo freddo. L’ideale è servirlo in piccole tazze di terracotta o di ceramica.

Come anticipato, parliamo di una bevanda a base di riso, riproposta spesso anche nei nostri locali che si prepara mischiando l’acqua del riso e una muffa detta kojikin, con l’aggiunta del lievito. Grazie all’azione combinata di lievito e muffa si crea un composto leggermente alcolico.

 

Gli anime e i manga

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Quando diciamo manga e anime stiamo parlando indirettamente del Giappone. Non si tratta di alimenti, ma dell'emblema della cultura giapponese. Sono infatti personaggi rispettivamente di fumetti e cartoni animati. Se infatti spesso si confondono i due termini usandoli come sinonimi, in vero si tratta di due cose distinte e separate. Se i manga infatti rappresentano i protagonisti dei fumetti più famosi del Giappone, gli anime invece popolano gli episodi dei film d’animazione, che spesso vengono riproposti anche sulle TV nostrane.

Il Giappone sfrutta questi personaggi per mettere in evidenza le caratteristiche della loro tradizione. Manga  vuol dire letteralmente immagini causali, e sono usati nelle più comuni vignette, adatte anche ai bambini, non solo per gli adulti. I fumetti giapponesi non mancano di affrontare tematiche comuni e anche serie, dalla semplice vita scolastica, alle difficoltà del mondo del lavoro. Anche le didascalie contenute nei fumetti, richiamano le questioni sociali di interesse comune, per tale ragione sono leggibili da qualsiasi fascia d’età.

 

 

Non è tardato ad arrivare anche nella nostra società l’utilizzo di questi fumetti per coinvolgere ed impressionare i più giovani, alla continua ricerca della perfezione e dell’evoluzione. Con il passare del tempo, le storie in esso contenute sono diventate sempre più raffinate, fino addirittura a ricreare trame più serie ed importanti.

I primi creatori di anime, cominciarono a proporre i primi esempi di animazioni intorno al 1900, ma grazie alla conquista della globalizzazione del nuovo secolo, i personaggi si sono fatti sempre più perfezionisti ed articolati. Dopo un periodo evolutivo dunque, c’è stata una diffusione negli anni ’70, fino a vedere anche in Italia una vera esplosione della japan mania.

Il pubblico di tutto il mondo ormai non può più farne a meno, vola con la fantasia immergendosi in questi personaggi che riescono indirettamente a dare una speranza in più.