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FAMIGLIA CRISTIANA WIKIPEDIA

Famiglia Cristiana è un settimanale di ispirazione cattolica, fondato ad Alba nel dicembre 1931 dal beato Giacomo Alberione, il quale sosteneva che la "nuova frontiera" dell'evangelizzazione fossero proprio i mezzi di comunicazione.

Con una media di tre milioni di lettori è oggi uno dei periodici più diffusi in Italia (dati autunno-primavera 2006-2007).

La storia de la Famiglia Cristiana
Dalla fondazione alla seconda guerra mondiale
Originariamente, il settimanale si chiamava "La Famiglia Cristiana" ed era dedicato alle madri e alle ragazze e offriva indicazioni su come vivere la fede all'interno dell'ambito familiare. La censura fascista, infatti, era molto rigida e non permise la nascita di un organo d'informazione indipendente cattolico.

Dopo il "lancio" da parte del beato Alberione, la rivista fu affidata a due direttori: il sacerdote Matteo Bernardo Borgogno e suor Evelina Capra, ad oggi l'unica donna ad averla diretta.

Il settimanale si diffuse velocemente fra il popolo, soprattutto nelle realtà rurali del Nord, grazie alla distribuzione che veniva effettuata dai giovani volontari nelle famiglie e l'accettazione, per l'acquisto, anche di beni in baratto.

Dalla seconda guerra mondiale alle dimissioni di don Zega
Dopo la seconda guerra mondiale, Famiglia Cristiana modificò totalmente il suo stile e divenne un organo d'informazione culturale, politico e sociale, punto di confronto fra i cattolici italiani e tribuna delle idee cattoliche nei confronti della società italiana. Famiglia Cristiana rafforzava in seguito il proprio ruolo, sostituendo negli anni persino Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani.

Sotto la direzione di Giuseppe Zilli, Famiglia Cristiana toccò, all'inizio degli anni sessanta, il milione di copie stampate per la prima volta. In questo periodo, la redazione si trasferì da Alba al centro di Milano.

Nel 1971, per uno speciale sui cinquant'anni di FC, la rivista venne diffusa con una tiratura di due milioni di copie.

Nel 1997, il cardinale Camillo Ruini, presidente della CEI criticò la linea editoriale delle riviste paoline, tra cui Famiglia, per la loro "estrema spregiudicatezza" nei temi morali e religiosi.

Al centro delle critiche dei vescovi c'erano alcuni interventi sull'educazione sessuale. L'allora direttore, Leonardo Zega, si difese ricordando che Famiglia non ha mai sostenuto eresie e che è perfettamente in linea con il magistero della Chiesa.

La Santa Sede decise di "commissariare" i Paolini con la nomina del vescovo Antonio Buoncristiani a delegato pontificio della Famiglia Religiosa, fino all'elezione del nuovo superiore generale. Leonardo Zega si dimette, incassando però la solidarietà di buona parte della redazione e al suo posto viene nominato il teologo Franco Pierini che regge la direzione provvisoriamente per un anno.

Dalle dimissioni di don Zega ad oggi
Nel 1999, ritorna la pace fra Paolini e Vaticano e alla direzione di Famiglia Cristiana, arriva Antonio Sciortino, noto collaboratore di Zega.

Con l'arrivo di Sciortino, gli interventi critici del settimanale sui cambiamenti della società e della politica divennero molto più frequenti e duri. Il primo a segnare grande scalpore fu l'attacco a Per tutta la vita, all'epoca popolare trasmissione sul matrimonio della RAI, che Famiglia criticò sia per il tono "troppo leggero con cui affrontava il delicato momento delle nozze" sia per il fatto che fosse condotta da due divorziati ovvero Fabrizio Frizzi e Romina Power.

Negli anni duemila ha espresso posizioni molto critiche nei confronti del governo Berlusconi che gli procurò l'accusa di essere una rivista "filo-sinistra", da parte del presidente del consiglio.

Fra le critiche di FC alla linea della destra politica in Italia si ricordano:

* una serie di articoli dell'ex magistrato Adriano Sansa sulle leggi ad personam
* alla riforma della scuola proposta da Letizia Moratti
* alla legge Bossi-Fini sull'immigrazione
* sulla gravità del precariato permanente nel Paese
* sull'editto bulgaro
* sull'invio di militari italiani in Iraq.

Il culmine dello scontro fra la Casa delle Libertà si toccò con un'inchiesta, tenuta in collaborazione con il Tg3 sull'ingerenza della mafia sulla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.

L'inchiesta fu duramente contestata dall'allora ministro Pietro Lunardi. Successivamente, durante la campagna elettorale del 2006, Berlusconi rifiutò di farsi intervistare da Famiglia Cristiana. La redazione pubblicò allora una foto di Silvio Berlusconi con le domande che avrebbe ritenuto dover essere rivolte al Cavaliere in una intervista, senza però ovviamente le relative risposte.

Famiglia Cristiana non fu tenera neppure con il nuovo governo di Romano Prodi: sotto accusa finirono l'alto numero di ministri e sottosegretari, il disegno di legge sui DICO, la mancanza di politiche a favore della famiglia.

A partire dalle nuove elezioni del 2008, vennero pubblicati una serie di editoriali che colpirono tutti i principali partiti politici:

* al PDL venne imputata la gestione "monarchica" di Berlusconi e la totale "anarchia dei valori"
* al PD la confusione ideologica che avrebbe al suo interno e l'alleanza con i radicali
* critiche furono riservate persino al cattolico UDC che venne definito "partito senza coraggio" per aver candidato Totò Cuffaro, malgrado fosse stato condannato per i suoi rapporti con la mafia.

Questi editoriali suscitarono molto scalpore e furono riprese da tutte le maggiori testate giornalistiche italiane.

Con il ritorno di Berlusconi, Famiglia Cristiana è stata fra le voci più critiche sui primi contestati provvedimenti del governo fra i quali il lodo Alfano, la riforma delle intercettazioni telefoniche e soprattutto le politiche sui rom previste dal ministro Roberto Maroni, il quale ha deciso di sporgere querela dopo l'accusa di essere razzista. Il culmine si è raggiunto con l'accusa al governo di preparare un "ritorno al fascismo" e di non pensare realmente ai problemi degli Italiani. Commentando gli attacchi al governo, il portavoce della Santa Sede Federico Lombardi ha dichiarato che la "posizione di Famiglia Cristiana non è la posizione del Vaticano" facendo temere un nuovo scontro fra Paolini e i vertici della Chiesa cattolica, scontro scongiurato dopo alcuni interventi pubblici in difesa del giornale dei cardinali Carlo Maria Martini e Giovanni Battista Re.

Una nuova presa di posizione molto dura contro il governo è uscita dopo gli scandali riguardo alla vita privata di Berlusconi, con le sue frequentazioni di escort e giovani donne. Il settimanale, rispondendo alle perplessità dei lettori, ha duramente attaccato il Cavaliere, sostenendo che un presidente del Consiglio debba dare il buon esempio e non bastano i voti ricevuti a giustificare qualsiasi cosa.

Nell'agosto del 2010, durante la crisi di governo e gli scontri fra Berlusconi e Fini, Famiglia Cristiana è tornata a criticare aspramente il Pdl: l'articolo più duro è uscito il 24 agosto con cui si accusa il Cavaliere di non rispettare di fatto la Costituzione e di promuovere la distruzione mediatica di chi non la pensa con lui. Dopo l'articolo critiche al settimanale sono arrivate dalla maggioranza e dai giornali ad essa vicini.

Lo stile
Famiglia Cristiana si è imposta nell'informazione nazionale, al punto da raggiungere e in più occasioni superare il milione e mezzo di copie.

In politica, Famiglia Cristiana attualmente tenta di mantenersi indipendente ed equidistante dai due schieramenti, alle volte sostenendo il punto di vista dei cattolici su certi argomenti (sostegno al Family Day e alla campagna per l'astensione nel referendum sulla fecondazione del 2005).

Secondo una frase dell'attuale direttore, Sciortino, Famiglia Cristiana appartiene ad un solo partito "quello che sta dalla parte della famiglia e della vita".

Nella società, una caratteristica di Famiglia è il risalto dato alle attività di associazioni, personalità e movimenti cattolici.

Le rubriche più note
La rubrica più nota è "Colloqui col Padre", in cui i vari lettori inviano le loro lettere ad un sacerdote (attualmente è il direttore di Famiglia Cristiana, Antonio Sciortino), sui temi di attualità e di costume, per esprimere le proprie opinioni su alcuni articoli inseriti nella rivista, ma soprattutto sulle questioni che riguardano la fede cristiana, il suo ruolo nella vita e nei momenti di maggiore difficoltà, il parere della Chiesa su questioni di attualità.

Molto conosciute sono anche il "Teologo", dedicata alle interpretazioni bibliche, a cui ha collaborato anche l'allora cardinale Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI, e "Arrivederci", la rubrica finale, che tocca temi solitamente ignorati dai media e che fu ideata nella metà degli anni novanta dalla scrittrice Susanna Tamaro e guidata ora da Franca Zambonini, giornalista storica di FC.

Lettori e collaboratori illustri
Famiglia Cristiana era molto amato da papa Giovanni XXIII, che vi si era voluto abbonare, ed è letta assiduamente da papa Benedetto XVI, che vi ha anche collaborato in passato, quando era ancora cardinale.

Vi collaborano o vi hanno collaborato anche personalità della cultura italiana come Mario Rigoni Stern, Eugenio Corti, Susanna Tamaro, Vittorino Andreoli, Antonio Mazzi, Antonino Zichichi, Gianfranco Ravasi, Enzo Bianchi, Gigi Vesigna,Luigi Della Croce.

Fra i collaboratori di Famiglia Cristiana si annovera anche il giornalista Massimo Bernardini, conduttore del programma televisivo TV Talk.

Direttori di Famiglia Cristiana
* Don Giacomo Alberione - dal 1931 al 1932
* Don Matteo Bernardo Borgogno e Suor Evelina Capra - dal 1932 al 1933
* Don Luigi Pietro Occelli - dal 1933 al 1934
* Don Pierino Marazza - dal 1934 al 1937
* Don Luigi Zanoni - dal 1937 al 1954
* Don Giuseppe Zilli - dal 1954 al 1980
* Don Leonardo Zega - dal 1980 al 1998
* Don Franco Pierini - dal 1998 al 1999
* Don Antonio Sciortino - dal 1999