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Tecniche di cottura alla griglia

 

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La cottura alla griglia è senz’altro la tecnica più antica ma anche la più apprezzata al giorno d’oggi. Consiste nel cuocere i vari alimenti su una griglia sospesa a sua volta a fiamma libera o a carboni.

La cottura alla griglia richiede temperature molto elevate, ma se la temperatura è troppo alta ecco che la carne o qualsiasi altro alimento rischia di non essere cucinato perfettamente. Per questa ragione abbiamo deciso di illustrare qualche suggerimento davvero efficace in merito.

 

 

Tecniche di cottura alla griglia: suggerimenti e consigli per cucinare la carne

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Partiamo dalla carne. Per non commettere errori durante la cottura ecco qui di seguito qualche informazione che potrà tornare utile a tutti coloro che vorranno applicarla:

Ogni tipo di carne richiede accorgimenti particolari, ma ci sono tuttavia delle regole comuni che possono essere messe in atto.

La carne prima di essere grigliata deve stare a temperatura ambiente per qualche ora. Questo perché, lo sbalzo di temperatura potrebbe portare una perdita eccessiva di liquidi, compromettendo così la qualità della stessa.

Marinare gli alimenti prima di metterli sulla griglia è un’altra buona idea. Infatti, così facendo non si asciugheranno durante la preparazione sul fuoco. E poi, le carni bianche come il tacchino, il pollo e il coniglio non devono assolutamente essere cucinate al sangue, ma devono essere cotte al punto giusto. Le carni rosse invece (manzo, anatra, montone, vitello, cacciagione)  devono essere servite al sangue.

Un altro piccolo accorgimento da tenere bene in mente, (come suggerisce passionebbq.it) è il seguente: erroneamente a quanto si pensa, i pezzi di carne grossa devono essere cotti a fiamma bassa e in tempi molto lenti, mentre i pezzi più piccoli vanno grigliati in poco tempo ma soprattutto a fiamma moderata. E infine, mai salare l’alimento durante la cottura, ma solo alla fine.

 

Cottura alla griglia: il pesce

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Questa tecnica è particolarmente consigliata per i pesci grassi come il salmone, l’anguilla, lo sgombro, il cefalo, perché scioglie i grassi rendendo la carne più leggera ma al contempo stesso saporita. Tuttavia si presta molto bene a questa preparazione anche il branzino, l’orata, la coda di rospo, il dentice, la sogliola, il pesce spada, e perché no, anche i molluschi e i crostacei.

Per rendere il sapore del pesce ancora più succulento, è consigliabile lasciarlo marinare per almeno mezz’ora. Questa strategia non occorre applicarla ai crostacei perché sono già teneri e la marinatura potrebbe sopraffare il sapore degli stessi.

La temperatura di cottura ideale varia da pesce a pesce: i pesci magri e la sogliola devono essere grigliati a fuoco medio basso, mentre i pesci grassi vanno cotti a fiamma viva. Per poterne riconoscere il grado di cottura basta con l’aiuto di un coltello controllare se la carne si stacca dalla lisca.

Se l’intenzione invece, è quella di preparare degli spiedini, è buona norma non associare ai gamberetti i calamari, poiché hanno tempi di preparazione differenti.

Per la realizzazione degli scampi alla griglia, praticare una lunga incisione su tutto quanto il dorso senza doverli dividere a metà, altrimenti tutto il sapore della carne si perderà.

E infine, prima di cuocere calamari e seppie, farli marinare per qualche ora con due cucchiai di olio extravergine d’oliva, prezzemolo e aglio. Il risultato sarà veramente eccellente.

 

 

Pulizia e manutenzione

E’ bene pulire la griglia a fine cottura, avendo l’accortezza di eliminare ogni residuo di carne. Per essere veloci basta lasciare la griglia vuota sul fuoco, in maniera tale che ogni tipo di alimento attaccato si secchi. In questo modo la pulizia verrà eseguita in tempi brevi.