Bremer, è lui il difensore che può sistemare la difesa della Juve

 

Nel corso degli ultimi tempi, il calciomercato sta regalando dei duelli particolarmente appassionati. Tanti sono stati i passaggi tra squadre big di grandi giocatori che hanno cambiato casacca, trasferimenti a volte sofferti e spesso acclamati.

 

 

Anche coloro che seguono giornalmente i pronostici online, come quelli che offre il sito del vero gladiatore, hanno compreso quanto sia complicato riuscire a prevedere le mosse delle varie squadre, e la vicenda Bremer è emblematica da questo punto di vista.

Per diversi mesi vicino all’Inter, al punto tale che la società nerazzurra sembrava avere una via preferenziale per acquistare il difensore brasiliano dal Torino.

Tutto lasciava pensare che la trattativa si potesse concludere in maniera positiva per i nerazzurri, quando all’improvviso l’inserimento della Juve ha sparigliato le carte in tavola, offrendo a Bremer un ingaggio più alto rispetto a quello proposta da Marotta e un’offerta economicamente più vantaggiosa per lo stesso Torino.

 

Il sostituto di Chiellini o di De Ligt?

bremer-torino-juventus

D’altra parte, la Juventus aveva la necessità di comprare un altro difensore, vista la partenza di due pilastri. Quella già scritta prima della fine della scorsa stagione di Giorgio Chiellini, che aveva già messo in guardia sulla sua volontà di chiudere la carriera italiana in bianconero, trasferendosi negli States per l’ultima esperienza di vita legata al rettangolo da gioco nelle vesti di giocatore, prima di spostarsi dietro la scrivania. Per l’arcigno difensore toscano, è già pronta una sedia da dirigente nella società bianconera.

E pare, tra le altre cose, che proprio Chiellini abbia svolto un ruolo decisivo per convincere Bremer a vestire la maglia della Juventus. Una sua chiacchierata con il roccioso centrale brasiliano, premiato con il titolo di migliori difensore dell’ultima stagione in serie A, ha contribuito a far saltare in banco in favore della Juve, che ha poi concluso positivamente la trattativa lampo con il Torino.

 

 

In tanti si chiedono, però, se l’acquisto di Bremer possa compensare di più la perdita di Chiellini o quella di De Ligt. Sì, dal momento che la società bianconera ha avuto a disposizione la liquidità necessaria per forzare la mano nella trattativa per Bremer, proprio anche grazie alla cessione di De Ligt al Bayern Monaco, che ha fruttato 67 milioni di parte fissa e altri 10 milioni di bonus. Una cifra tutto sommato inferiore rispetto a quella sborsata qualche anno fa per portarlo a Torino quando l’olandese vestiva la maglia dell’Ajax.

Anche se pare uno scambio di consegne, quello tra De Ligt e Bremer, in realtà si tratta più che altro di una convinzione legata alla coincidenza temporale, dal momento che i due difensori hanno numerose differenze, sotto tanti aspetti. Bremer, tra l’altro, con la scelta di vestire la maglia con il numero 3, ha voluto simbolicamente accettare la sfida di raccogliere l’eredità lasciata da Giorgio Chiellini. E già questo basterebbe a spiegare come, in effetti, Bremer è arrivato proprio per prendere il posto in campo di Re Giorgio.

 

 

Bremer e la difesa a tre

bremer-torino-juventus-inter

Dal momento in cui è arrivato in Italia, Bremer ha praticamente quasi sempre giocato con una difesa a tre. Eppure, è stato schierato centrale solamente da quando sulla panchina del Torino si è seduto Juric, ex Verona, mentre con Mazzarri, Longo e Nicola è stato preferito sul centrodestra.

Solo in un brevissimo periodo Bremer è stato schierato in una difesa a quattro, ovvero da centrale di destra quando in panchina sedeva Giampaolo. In realtà, anche con la casacca dell’Atletico Mineiro, Bremer ricopriva la medesima posizione.

Con l’impostazione a quattro di Giampaolo, il difensore brasiliano spesso e volentieri era incarico di giocare il pallone dal basso. Se in un primo momento poteva apparire un po’ in difficoltà nella costruzione del gioco dal basso, in realtà era davvero semplice apparenza, probabilmente ingigantita dalla sua mole. Con il passare del tempo, si è notata una sicurezza sempre maggiore di Bremer anche sotto questo punto di vista.

 

 

Sembra un paradosso, eppure Bremer tendeva a giocare i passaggi più rischiosi, ma anche quelli che potevano garantire di bucare al meglio il pressing avversario, proprio in caso di forte pressione da parte della compagine avversaria. In caso contrario, sapeva di avere un rifugio sicuro nell’appoggio laterale.

Discorso completamente diverso nel corso della gestione Mazzarri. Con l’ex tecnico del Napoli, infatti, Bremer era spesso e volentieri invitato ad avanzare palla al piede, cercando poi nei pressi del centrocampo l’appoggio più semplice possibile ad un compagno. Invece, con Juric, Bremer sembra aver trovato la sua dimensione effettiva. Senso dell’anticipo e fisico strabordante: il difensore brasiliano è letteralmente esploso, anche grazie a un sistema non più con riferimenti sulla zona, quanto piuttosto sull’uomo.

Non è un caso che con il nuovo sistema di Juric, Bremer è stato protagonista di una serie di prestazioni pazzesche nella scorsa stagione. In modo particolare, anche nel derby proprio contro la Juve, si è visto come il difensore brasiliano sia riuscito ad annullare completamente un attaccante fortissimo come Vlaovic, innervosendolo e non poco. La marcatura in area di rigore? Bremer dovrà dimostrare di essere all’altezza di raccogliere l’eredità di Chiellini, vero maestro in questo fondamentale.