6 requisiti per diventare un bravo investigatore privato

 

6 requisiti per diventare un bravo investigatore privato: quali doti deve possedere un detective per svolgere l'attività nel migliore dei modi?

 

 

L’investigatore privato è una figura quasi leggendaria, resa celebre di film polizieschi e serie tv incentrate sulle indagini. L’investigatore offre una gamma di servizi molto ampia, pedina, fotografa, raccoglie informazioni su richiesta, traccia gli spostamenti di persone e cose.

Pertanto è una figura poliedrica, versatile ed elastica che si deve adattare a tantissime situazioni e condizioni anche a lui avverse.

Per avviare questa difficile ma esaltante attività lavorativa non solo è necessario ottenere una licenza, ma è obbligatorio seguire specifici corsi per assimilare comptenze altrettanto specifiche.

Coloro i quali hanno l’intenzione di diventare un bravo investigatore dovrebbero quindi continuare a leggere questo articolo guida in cui viengono elencati 6 requisiti fondamentali da possedere per avviare l’attività con successo.

Non parliamo di requisiti formativi, bensì di caratteristiche personali e comportamentali che una persona dovrebbe possedere se vuole entrare in questo mondo.

 

1) Amore per la legge

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Per poter esercitare l'attività di investigatore privato, e diventare un ottimo professionista, si parte dalla richiesta della licenza. Questo vuol dire che si opera nel rispetto della normativa vigente, dimostrando di conoscere la legge e di averne massimo rispetto.

Da ciò ne deriva che un investigatore privato tra i primi requisiti deve vantare una naturale propensione al dovere, nutrire amore per la legge, per quello che il nostro ordinamento impone per una società volta all’ordine. Durante l’espletamento della propria attività, saprà di conseguenza comportarsi nel rispetto morale, personale e giuridico.

 

 

2) Capacità di gestire situazioni di forte pressione

Le situazioni in cui si ritrova l’investigatore privato sono le più disparate. In alcuni momenti potrebbe addirittura vivere momenti di forte pressione. Per cui caratterialmente e di indole, dovrebbe avere una maggiore speditezza a gestire il "pressing", a barcamenarsi tra le esigenze del cliente e la situazione in cui si ritrova per raccogliere prove ed informazioni.

Ad esempio durante i pedinamenti, potrebbe ritrovarsi di fronte a persone guardinghe che recriminano la sua presenza. O nel raccogliere informazioni, potrebbero avere a che fare con persone che assumono atteggiamenti spocchiosi o aggressivi per eludere le domande o per non rilasciare informazioni.

 

3) Voglia di imparare sempre di più

Se un tempo l’università o il titolo di studio non erano pregiudicanti per intraprendere questa professione, oggi anche l’aspetto formativo ha la sua rilevanza. Pertanto l’aspirante investigatore privato deve avere voglia di imparare, studiare, acquisire delle competenze che possano rendergli spedito l’esercizio della propria attività.

A tal proposito, dopo aver conseguito la laurea, il professionista deve rimanere costantemente aggiornato sulle novità del settore, magari seguendo corsi, leggendo guide. Tutto al fine di acquisire le competenze necessarie a svolgere nel migliore dei modi le proprie funzioni.

 

 

4) Bravura nel notare i dettagli

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Fare l’investigatore privato vuol dire essere un professionista in itinere, una figura che si muove raccogliendo informazioni utili, mettendo insieme prove attraverso analisi documentale e analisi delle persone, ricomponendo eventuali puzzle per arrivare ad una conclusione.

L’attività porta l’investigatore a pedinare persone, ad intervistarle, ad accedere a notizie segrete. Per fare ciò nel migliore dei modi, è necessario avere a priori una specifica qualità: ovvero captare i dettagli per poi ricostruire man mano la storia completa.

Quando un investigatore privato esamina documenti cartacei o online deve riuscire a recupare dai singoli dettagli una storia d’insieme che dovrà poi argomentare al cliente.

 

5) Doti relazionali e comunicative

Oltre a studiare documenti sia cartacei che online, l’investigatore privato di successo deve essere bravo nel carpire informazioni da testimoni e persone coinvolte nelle sue indagini. Pertanto un requisito che è necessario che ci sia è proprio quello relativo alle doti relazionali.

Se l’investigatore riesce ad ottenere la fiducia di chi gli sta vicino potrà ottenere più informazioni e più dettagliate e quindi potrà portare a termine con successo ogni lavoro che gli viene commissionato.

Questa figura professionale non potrà fare a meno di eccellenti doti relazionali e comunicative in modo da acquistare la fiducia di chi gli sta davanti ponendo ovviamente le domande giuste al momento giusto senza spaventare l’informatore.

 

 

6) Capacità di discrezione e di analisi

L’investigatore privato nell’ambito della sua attività si troverà di fronte a situazioni spesso complesse, dovrà ottenere informazioni sensibili e delicate sotto ogni punto di vista. Per questo motivo il detective dovrà possedere un requisito quasi decisivo: capacità di analisi e di discrezione.

Dovrà essere bravo nell’ottenere informazioni con discrezione, svolgendo l’attività quasi come un fantasma e senza dare nell’occhio.

Una volte ottenute le informazioni necessarie a svolgere l’attività nel migliore dei modi dovrà scartare quelle inutili all’indagine e tenere per sé solo quelle necessarie a completare il lavoro.

L’investigatore dovrà pertanto fare una scrematura eliminado le informazioni private che non aiutano a risolvere il caso ed evitare di scoperchiare inutili vasi di Pandora, che non rientrano nel campo delle indagini.

Certo le informazioni raccolte vanno conservate, ma solo quelle che rientrano in un certo ambito possono essere consegnate a chi ha commissionato il lavoro. Tutte le prove vanno analizzate ed utilizzate nel modo corretto per evitare problemi con la legge e le normative vigenti.

Il lavoro deve essere fatto nei limiti imposti dalla legge: un bravo investigatore svolge l’attività “secondo legem”, nel rispetto della legislazione in materia di investigazione privata.