Timbri personalizzati: 7 consigli per non sbagliare

 

Timbri personalizzati, la guida: come scegliere il giusto timbro per la tua attività senza incappare in alcun errore grazie ai nostri utili consigli.

 

 

Un’azienda o anche un professionista che si rispetti deve essere in possesso di un timbro che lo rappresenti. Si tratta di uno strumento indispensabile, identificativo per il prodotto o il servizio offerto, che viene impiegato su documenti, fatture e che va ad accompagnare la firma.

La maggior parte delle attività possiede (o quanto meno dovrebbe) un timbro: quindi se anche tu stai accingendoti alla scelta di un simile strumento, è importante valutare alcuni fattori onde evitare di incappare in sciocchi errori.

Questa guida vuole dissipare ogni tuo dubbio in merito all’acquisto dei timbri personalizzati. Prosegui la lettura e non te ne pentirai!

 

1) Adatta il contenuto del timbro al tipo di attività

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Un primo suggerimento che sentiamo di volerti dare concerne il contenuto del timbro. Al di là delle informazioni obbligatorie, di cui parleremo più avanti, consigliamo di dare al tuo timbro un aspetto originale, invitante ed accattivante. Al contempo però sconsigliamo di caricarlo di enfasi, di vivacità e di simboli che potrebbero distogliere l’attenzione dal contenuto necessario. In fondo si tratta di un accessorio professionale e deve mantenere un aspetto degno di tal nomea.

 

2) Inserisci le informazioni necessarie per identificarti

Vi sono delle informazioni che obbligatoriamente vanno inserite all’interno del timbro personalizzato. Facciamo un esempio: ammettiamo che il timbro vada realizzato per l’azienda X. Ebbene al suo interno ènecessario inserire il nome dell’attività, la ragione sociale, l’indirizzo, i recapiti telefonici e l’email. Non da meno anche la partita Iva.

Se la tua attività si contraddistingue anche con un particolare simbolo o logo, ti suggeriamo di inserirlo proprio per dargli ancor più una impronta originale ed unica. Stesso discorso vale per il professionista, eccezion fatta per il logo di cui si può fare a meno.

Nel caso invece il timbro vada realizzato per un’associazione, possono bastare nome, recapiti telefonici e logo.

 

 

3) Stabilisci lo scopo che intendi perseguire con il timbro

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Dal momento che in commercio ci sono centinaia di versioni di timbri, è importante avere le idee chiare quando se ne acquista uno. La prima domanda che devi porti è “quale scopo si intende perseguire utilizzando il timbro?”.

Se ti occorre per lavoro, allora meglio propendere per un modello pratico ma duraturo nel tempo. Se invece ti serve come bomboniera, o comunque come oggetto di decoro per una scrivania, deve avere altre tipologie di caratteristiche, magari a discapito della praticità.

 

4) Scegli il timbro in base al tipo di carta che utilizzerai

Altro aspetto da considerare è il tipo di carta su cui intendi apporre il timbro. Se è carta semplice, quasi ogni modello si adatta bene, mentre se si tratta di carta plastificata, di foto, di stoffe o di materiali plastici, il timbro dovrà avere caratteristiche particolari.

 

5) Considera lo spazio eventualmente a disposizione sul foglio

Un elemento che forse troppe volte viene sacrificato è quello dello spazio. I timbri belli di tendenza, fatti di piccoli particolari, quasi sicuramente saranno ingombranti. Eppure non hai metri di foglio a disposizione su cui imprimerli. Per questo si consiglia di preferire un modello più compatto ed efficiente (in modo che non pastrocchi tutta la pagina).

 

 

6) Valuta che utilizzo intendi fare del timbro

Consigliamo di fare anche una opportuna valutazione in merito all’uso che si intende fare del timbro. Spieghiamoci meglio. Se hai bisogno di utilizzarlo anche fuori dall’ufficio, allora meglio propendere per un modello che sia facile da trasportare. In questo caso opta per quelli compatti, che si tengono senza difficoltà in borsa o in tasca senza il rischio di macchiare. Viceversa, se si tratta di un timbro da scrivania puoi scegliere i modelli più grandi e tradizionali.

 

7) Scegli tra i modelli più in voga

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In ultimo vogliamo suggerirti di fare le opportune scremature tra i diversi modelli presenti sul mercato. Oggi infatti esistono cosi tanti tipi di timbri che facilmente si può incorrere in un errore.

 

Ecco alcuni modelli:

Timbri autoinchiostranti

I timbri autoinchiostranti sono professionali, ordinati e puliti. Permettono di evitare inutili sbavature di inchiostro, ma al contempo garantiscono efficacia e rapido utilizzo. Ne trovi di diversi in commercio, di forma quadrata o rettangolare, leggeri e semplici da usare.

 

La penna timbro

Una valida alternativa, considerata unanovità nel mondo dei timbri, è data dalla penna timbro, ovvero un timbro che all'esterno ha lo stesso aspetto di una stilografica, ma nasconde al suo interno un raffinato timbro rettangolare. È il modello perfetto da scrivania.

 

 

Timbro auto componibile

Che dire invece del timbro auto componibile: si tratta di quel modello dotato di lettere separate, che ti permette quindi di comporre la dicitura a tuo piacimento. Sono facilmente personalizzabili, e di norma si presentano con una foggia vintage o rotonda.

 

Timbro a secco

In ultimo, perché non considerare l’idea dei timbri a secco? Non funzionano usando l’inchiostro dunque non sporcano. Resta tuttavia per sempre traccia del tuo nome o della tua azienda sulla carta. È perfetto in termini di praticità e non ha nulla da invidiare agli altri modelli, anzi è capace ugualmente di  dar lustro aduna società.