Come aprire un'officina meccanica

 

Gli elementi utili per aprire un’officina meccanica sono chiari e semplici da individuare. Tuttavia per capire bene quale iter seguire, bisogna prima imparare a fare una distinzione tra termini, spesso usati come sinonimi, ma che in vero indicano delle attività completamente differenti. Dire di voler aprire un’officina meccanica non vuol dire voler aprire una carrozzeria o un’officina di gomme.

 

Se nel primo caso ci si occupa di manutenzione e riparazione delle parti meccaniche dell’auto, nel secondo caso ci si occupa dello scheletro dell’auto (la cosiddetta scocca); e ancora nel terzo caso si effettua cambio e manutenzione delle gomme auto. Per cui è d’obbligo utilizzare la terminologia più appropriata all’attività che si intende svolgere.

Fatto questo doveroso preambolo, con l'aiuto degli amici di AutoNovaMilano, officina BMW a Milano, esaminiamo nel dettaglio titoli, requisiti ed elementi essenziali per avviare una propria officina.

 

 

La formazione in campo meccanico: quanto conta?

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Il primo grande punto che bisogna esaminare concerne la formazione. Non ci si può infatti improvvisare meccanici dall’oggi al domani, senza aver quantomeno frequentato una scuola di formazione professionale.

È strettamente necessario in tal senso essere in possesso di tutta la preparazione e di tutte le conoscenze necessarie per saper maneggiare un impianto meccanico. I corsi sono un punto di riferimento, soprattutto oggi come oggi che le auto sono sempre più arricchite di impianti elettronici anche dal punto di vista meccanico.

L’ideale sarebbe aver seguito una scuola professionale per diventare meccatronico, così da acquisire le giuste competenze non solo dal punto di vista meccanico ma anche elettronico.

 

Il meccatronico deve altresì avere delle qualità, quali cioè:

  • Discreta manualità;

  • Prontezza nella risoluzione dei problemi;

  • Capacità di approccio con la clientela;

  • Puntualità nelle consegne;

  • Dimestichezza con la contabilità;

  • Propensione a frequentare corsi di aggiornamento per imparare a conoscere le nuove auto.

 

La location

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Un aspetto che non va trascurato nell’apertura dell’officina riguarda la location. Bisogna cioè scegliere un locale abbastanza ampio, che al contempo sia economicamente conveniente e che si trovi in un punto strategico per la clientela.

Sarebbe opportuno inoltre che il capannone si trovi lungo un’arteria di traffico, magari su una strada che gli dia la giusta dose di visibilità. Esso deve avere una struttura tale per ospitare una sala d’accoglienza clienti, e una piccola stanza-ufficio per le questioni burocratiche. Sul retro invece deve essere dislocata la sala da lavoro, quella cioè più spaziosa ed ampia possibile (così che possa accogliere più di un’auto).

 

 

L’iter burocratico

Per quel che concerne l’iter burocratico, possiamo tranquillamente fare riferimento ai classici punti di una comune attività. Dobbiamo dunque provvedere a:

  • L’apertura della partita iva;

  • L’iscrizione al Registro delle Imprese;

  • La Segnalazione Certificata di Inizio Attività presso il comune competente;

  • L’apertura di una posizione INPS ed INAIL sia per il titolare che per i possibili dipendenti assunti.

 

Le spese di investimento e di gestione

Le spese iniziali per l’investimento sono considerevoli. Non solo bisogna affittare e mettere a posto il locale, ma bisogna anche acquistare tutto l’occorrente per lavorare come un ponte per tirare su l’auto e tutti gli accessori ad esso collegati.

Dopodiché ci sono da considerare le varie spese per la gestione, come le utenze e i canoni di affitto. Ci sono poi i pezzi di ricambio da acquistare dai fornitori, e gli eventuali stipendi dei collaboratori. In alcuni casi, non di poco conto, occorre assumere anche un addetto al back office che si occupi di gestire la clientela e la contabilità.

 

Il guadagno di un’officina meccanica

Quanto guadagna un’officina? Questa domanda è piuttosto complicata, in quanto la risposta dipende dall’organizzazione lavorativa che si intende creare.

Più semplicemente, maggiori saranno i servizi proposti ai clienti e più avremo possibilità di svolgere il lavoro ad ampio raggio. Se la nostra offerta si distingue da quella della concorrenza, sicuramente riusciremo ad ingranare la marcia e ad attirare sempre più potenziali clienti.

Volendo dunque minimizzare il discorso in termini di cifre, un’attività da meccanico, basata su un quadro business solido, può rendere anche fino a 50.000 euro annui.

 

 

L’idea del franchising

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Quello che spesso spaventa le persone che intendono diventare imprenditori, è la paura di non sapersi organizzare come si deve. Questo vuol dire che per essere guidati nella direzione giusta, in molti si affidano ad un servizio di franchising. La qual cosa, è possibile anche in caso di officina meccanica: potrebbe essere questa una buona soluzione per dimezzare i nostri rischi.

Di solito il franchisor forma sia tecnicamente che burocraticamente la persona interessata. Aiuta altresì nell’organizzazione dell’officina, accollandosi in alcuni casi anche le spese. A volte poi, trattandosi di brand noti, facilmente si riesce ad attirare l’attenzione del cliente.

Il franchisor ha una mente imprenditoriale proiettata in avanti, tanto che riesce a scegliere la zona  ideale in cui non ci sono altre officine e in cui non ci sono altri franchisee dello stesso brand.

Inoltre c’è da dire che la casa madre si occupa della promozione pubblicitaria, sia con i classici strumenti di volantinaggio sia usando i canali telematici.