Cos’è la logistica e a cosa serve

 

 

Parlare di logistica non è una cosa semplice a farsi. Il concetto è un po' più complesso di quanto appare, ma sostanzialmente concerne il delicato processo di spostamento della merce. I luoghi comuni infatti minimizzano questo momento al semplice trasporto, ma in vero non è così. Partiamo dal presupposto che si tratta di un termine utilizzato spesso impropriamente e che si ricollega viceversa ad una serie di fasi all’interno di una vasta gamma di settori, soprattutto quello produttivo e commerciale.

 

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Se proviamo ad immaginare cosa fa chi si occupa di logistica, alla mente ritorna subito la figura di un TIR di grosse dimensioni che, quasi come il padrone dell’autostrada, sfreccia da una città all’altra, o da una regione all’altra, per la consegna in orario e in perfette condizioni della merce.

Per quanto questo immaginario non sia fasullo, è tuttavia incompleto. Ci sono tanti altri contorni di cui occuparsi e che sono facilmente riconducibili alla logistica.

La logistica può essere suddivisa in diverse categorie, ognuna delle quali si occupa di una fase produttiva (ad esempio quella di supporto o quella progettuale), che vanno tutte sviscerate per capire a pieno l’importanza di questa fase all’interno di un’azienda. In questo articolo guida, realizzato con l'aiuto degli esperti in logistica www.logiss.eu andremo a sviscerare l'argomento per i neofiti.

 

 

Il significato etimologico della parola

Per quanto riguarda la radice etimologica della parola essa deriva dal greco logistikos. A suo tempo il termine stava ad indicare tutto ciò che avesse un nesso logico.

Adattato dunque ad un contesto più moderno, il concetto nel corso della storia ha assunto significato sempre più complessi. Ad esempio è stato spesso utilizzato in ambito militare per indicare l’organizzazione dei vettovagliamenti per le truppe. Ai giorni nostri, invece, la logistica industriale, rappresenta la componente forse più importante di tutto il ciclo produttivo.

 

Come concepire oggi la logistica

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Dal momento che la società cambia, e con lei le sue esigenze, la logistica non può rappresentare un concetto univoco né può resistere al tempo che passa. Se tendono a cambiare i sistemi produttivi, lo fanno anche i sistemi logistici e, di conseguenza cambia anche il significato.

Addirittura per l’Associazione Italiana di Logistica, l’attività in esame può essere riconducibile a tutti quei processi di tipo organizzativo, gestionale e strategico, all’internodi un’azienda, che non si limitano alla mera fornitura ma ai occupano anche della distribuzione finale dei prodotti.

Dal suo canto, per il Council of Logistics Management la definizione va ancora più oltre. Si tratta di un processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficiente ed efficace flusso e stoccaggio di materie prime.

Sia per una definizione che per l’altra dunque, non si parla mai solo ed esclusivamente di trasporto di beni. Pertanto appare evidente che siamo davanti ad un insieme di aspetti reciproci e propedeutici gli uni agli altri. Quasi come un effetto domino, se viene meno uno, automaticamente viene meno anche tutto il resto.

 

 

Cosa fa chi si occupa di logistica

La logistica aziendale ha quindi tutta una sua articolazione, ma a cosa serve in termini pratici?

In primis concerne l’approvvigionamento delle materie prime e dei pezzi, ma anche il loro stoccaggio all’interno del magazzino e il rifornimento all’interno dei reparti. Al contempo c’è una sezione apposita di lavoratori alla logistica che imballano la merce per poi consentire il trasporto per una più agevole rete distributiva. Se pianificata in modo dettagliato, e se valutata con estrema accortezza, si può far dipendere dalla logistica tutto il successo o l’insuccesso dell’azienda.

In una qualunque attività imprenditoriale c’è una rete distributiva da mantenere viva, e che è altamente variabile. Grazie alla logistica, si rende pertanto più agevole la gestione e la pianificazione dei flussi di produzione, e si dà maggiore importanza a tutte le fasi esterne all’azienda.

Non si può pertanto effettuare un mero elenco delle attività riconducibili alla logistica, in quanto a seconda dell’azienda e delle sue attica, è possibile interfacciarsi a differenti fasi operative.

Nell’insieme qualcuno, come giustamente sia, la definisce come una fase in grado di fornire dei risultati soddisfacenti all’azienda. L’attività imprenditoriale pio mirare a ottimizzare costi e tempistiche affidandosi esclusivamente alla gestione di tutte quelle attività che convergono nel concetto di logistica.

 

Varie tipologie di logistica

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Per i motivi poc’anzi citati, è possibile fare una suddivisione della logistica in base al processo di cui si occupa e di come viene concepita all’interno di quel processo industriale.

 

 

Si può pertanto parlare di:

  • logistica in ingresso o logistica in entrata. È quella che gestisce il magazzino, cura i rapporti con i fornitori e stila l’inventario della eventuale mancanza di materie prime e pezzi;

  • logistica interna. Questa concerne le fasi di smistamento di materiali, personale o informazioni all’interno dei vari reparti affinché si possa rendere più agevole e sistemica tutta la produzione;

  • logistica distributiva o logistica dei trasporti. Questa gestisce invece la rete di distribuzione della merce, sulla basedegli accordi stipulati fra l’azienda e il cliente;

  • logistica di ritorno o logistica inversa. Questa invece curail recupero dei resi, del loro trasporto e dello smistamento.